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Oligosaccaridi biosimilari: effetti sul microbiota intestinale dei gatti

GNU100 è in grado di sostenere la salute generale dei gatti e promuovere la proliferazione di ceppi batterici “buoni” e metaboliti attivi.
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Oligosaccaridi biosimilari: effetti sul microbiota intestinale dei gatti

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• Latte materno dei gatti
• Palatabilità, sicurezza e tollerabilità di GNU100
• GNU100 e microbiota intestinale

Stato dell’arte
Tra le molecole bioattive contenute nel latte dei mammiferi, animali inclusi, e che favoriscono la salute dei neonati, gli oligosaccaridi (e loro derivati) sono tra i principali. Sostituti biosimilari sarebbero quindi importanti in caso di impedimenti all’allattamento o come sostegno alla salute nel lungo termine.

Cosa aggiunge questa ricerca
Scopo dello studio è quello di valutare in gatti adulti sani la sicurezza, palatabilità e tolleranza gastrointestinale di GNU100, un nuovo biosimilare di un oligosaccaride contenuto nel latte animale data la sua presunta attività positiva per la funzionalità batterica.

Conclusioni
Un supplemento di GNU100 è risultato altamente accettato sia in termini di palatabilità sia a livello gastrointestinale. Inalterata la qualità fecale e la capacità digestiva dei nutrienti con, di contro, un miglioramento della funzionalità batterica. Supportato è quindi il suo uso nella dieta felina.

GNU100, nuovo biosimilare comprensivo di circa 30 oligosaccaridi coniugati contenuti nel latte animale, ha dimostrato di essere un buon sostituto nella dieta di gatti adulti sani. Ottima infatti la palatabilità, tolleranza gastrointestinale con, inoltre, effetti positivi sulla funzionalità intestinale visto l’aumento di acidi grassi a corta catena e di ceppi “buoni”. Supportato quindi la sua introduzione nell’alimentazione dei felini al fine di sostenere la salute anche dopo lo svezzamento.

Lo dimostra lo studio di Patricia M. Oba e colleghi della University of Illinois (Urbana, USA), di recente pubblicato su Journal of Animal Science.

Latte materno dei gatti

Anche per gli animali, il latte materno è una fonte ricca di nutrienti e sostanze importanti, se non fondamentali, per la salute e crescita del cucciolo. Seppur strutturalmente diversi da quelli umani, gli oligosaccaridi e loro derivati non solo ne rappresentano i maggiori componenti per abbondanza ma anche tra i più “utili” considerando la loro capacità di promuovere selettivamente la crescita batterica e di incrementare l’efficienza produttiva.

Complessa è tuttavia la loro caratterizzazione e possibile sintesi ex-novo considerando l’elevata variabilità. Nei gatti, ad esempio, gli oligosaccaridi del latte hanno presentato almeno 20 strutture diverse.

Tra i biosimilari oggi disponibili, GNU100. Studi precedenti condotti in vitro hanno dimostrato un effetto positivo di questo nuovo composto sulla componente batterica tipica per cani e gatti con un incremento di batteri buoni come Bifidobacterium e Lactobacillus riducendo di contro i potenziali patogeni come Escherichia/Shigella e Salmonella.

Aumentata inoltre la produzione di acidi grassi a corta catena (SCFAs) o ramificati (BCFAs), attivamente coinvolti nel mantenimento della salute intestinale, epiteliale, immunitaria e nel processo infiammatorio. Nessuno studio è stato però finora condotto in vivo.

A tal proposito, in questo studio è stata valutata inizialmente la palatabilità di GNU100 miscelandolo (1%) o meno alla fonte grassa dal pasto di 20 gatti adulti sani. A ciò ne è seguita la valutazione di sicurezza e tolleranza gastrointestinale con un occhio anche alla componente batterica in un altro gruppo di 32 gatti con dieta fissa per sei mesi senza (Ctrl) o a basso (LD), medio (MD) o alto (HD) contenuto di GNU100 (0%; 0,5%; 1,0% e 1,5% rispettivamente). Ecco cosa è emerso.

Palatabilità, sicurezza e tollerabilità di GNU100

  • alla possibilità libera di scegliere tra la porzione con GNU100 e quella standard si è osservata una forte preferenza per la prima (17.58:1 come rapporto) supportandone una palatabilità piacevole
  • il trattamento non ha influenzato la digeribilità apparente dei macronutrienti totali
  • nessun sintomo di intolleranza (gastrointestinale o dermica) o alterazione di appetito
  • punteggio fecale, pH, output e percentuale di materiale secco non hanno mostrato differenze in seguito al consumo di una o l’altra dieta
  • nessuna differenza per la maggior parte dei metaboliti fecali (fenoli, acetato ecc) tra le diete. Nel gruppo HD si è invece registrata una maggiore concentrazione di butirrato con, di contro, una minore espressione di indoli
  • parametri ematici non hanno mostrato notevoli differenze tra le due diete. Indipendentemente dalla dieta, il rapporto albumina: globulina alla 26° settimana si è mostrata più elevata dell’inizio. Andamenti altalenanti nel tempo invece per altri indici quali creatinina, taurina, potassio, sodio ecc.

GNU100 e microbiota intestinale

Valutando poi l’impatto di GNU100 sulla componente batterica, seppur non si sia registrato un profondo cambiamento, si è osservato un generale miglioramento delle caratteristiche con un aumento di ceppi “buoni”. In particolare:

  • nessuna differenza in termini di alpha-diversity è emersa tra le diverse diete (Ctrl, LD, MD, HD)
  • Firmicutes si è mostrato il phylum più abbondante (> 70% del totale) in tutti i gruppi e campionamenti
  • il gruppo Ctrl ha mostrato una maggiore abbondanza relativa di Actinobacteria rispetto ai LD
  • a livello di genere, sono stati osservati in generale 124 taxa tra i quali la maggiore espressione è andata a Prevotella (>8% del totale) indipendentemente dal trattamento
  • un effetto dieta*tempo si è mostrato in relazione all’abbondanza di Peptococcus, più abbondanti nel gruppo MD dei Ctrl e HD a due settimane. Valori omogenei invece a quattro settimane
  • espressione tempo-dipendente per Bacteroides, Gemmiger (maggiore abbondanza a 4 settimane), Lactobacillus e Megashpera (più elevata a due settimane vs 4)

Il biosimilare GNU100 ha dimostrato proprietà adatte per essere introdotto nella dieta anche di gatti adulti con lo scopo di sostenere la salute promuovendone principalmente la proliferazione di ceppi batterici “buoni” e metaboliti attivi. Ulteriori conferme sono tuttavia necessarie.

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