Stato dell’arte
Lo svezzamento è un periodo critico per la salute dei conigli. I frequenti problemi digestivi che ne derivano richiedono dunque nuove strategie di intervento.Cosa aggiunge questa ricerca
Lo studio confronta il microbiota intestinale (del cieco) di conigli nutriti con dieta standard (gruppo controllo), rispetto a quello di altri esemplari supplementati con erba medica disidratata o erba fresca durante il periodo di peri-svezzamento (30-45 giorni di vita).Conclusioni
Nei conigli la precoce somministrazione di erba medica disidratata si è dimostrata una valida soluzione per migliorare la salute dell’ospite favorendo la maturazione di un appropriato microbiota intestinale.
Rispetto alla comune erba fresca, il supplemento di erba medica disidratata nell’alimentazione dei conigli durante lo svezzamento è più utile nel favorire una corretta maturazione del microbiota intestinale e, di conseguenza, nel mantenimento della salute dell’ospite.
Lo dimostra lo studio italiano coordinato da Simona Mattioli dell’Università di Perugia e pubblicato sulla rivista Animals.
Nei conigli, l’incidenza dei problemi digestivi subito dopo lo svezzamento è alta e, probabilmente, da ricondurre a un microbiota intestinale alterato. Tali problematiche si riflettono sulla salute degli animali stessi (con ricadute sull’economia dei produttori), e anche su quella dell’uomo, dato la possibile trasmissione di resistenza antibiotica con il consumo delle loro carni.
La dieta, come ampiamente dimostrato, è in grado di influenzare la composizione batterica intestinale; un intervento alimentare mirato sembrerebbe quindi essere una valida soluzione. A tal proposito, i ricercatori hanno testato gli effetti del supplemento di erba medica disidratata (gruppo A, n=4) o erba fresca (gruppo B, n=4) sul microbiota intestinale di 12 conigli durante il periodo peri-svezzamento (30-45 giorni di vita). Un gruppo di controllo (gruppo C, n=4) senza alcun supplemento alla dieta standard è stato considerato come controllo.
Di seguito i risultati ottenuti confrontando alcuni parametri generali (peso, introito di cibo ecc.) e, in particolare, il microbiota residente nel cieco.
Analizzando a monte le caratteristiche dei supplementi, l’erba medica disidratata ha dimostrato un maggiore contenuto di fibre rispetto all’erba fresca. Nel dettaglio, nell’erba medica disidrata:
- la fibra al detergente neutro (NDF) ha registrato un valore di 51,75 gr/100 gr di materiale secco rispetto ai 25,46 di quella fresca comune
- la fibra al detergente acido (ADF) di 38,72 (gr/100gr di materiale secco) vs 15,77 dell’erba fresca comune
- la lignina acido detergente (ADL) di 7,10 (gr/100gr di materiale secco) vs 3,22 dell’erba fresca comune.
Passando poi ai parametri di crescita dell’ospite:
- nessuna differenza significativa è emersa in termini di peso, consumo di latte materno e mortalità tra i gruppi
- il gruppo B, con allattamento ancora in corso, ha registrato un apporto di cibo liquido maggiore rispetto ai restanti
- il consumo di cibo secco standard si è mostrato maggiore nel gruppo A
- nel gruppo B l’introito di ADF durante il periodo pre-svezzamento è risultato 1,6 volte superiore al gruppo A e 2,9 volte superiore rispetto al gruppo C
- dopo lo svezzamento, l’ingestione di cibo e fibre in generale si è mostrato paragonabile tra i gruppi in supplemento (A e B) e maggiore rispetto a C.
Confrontando poi il microbiota del cieco:
- l’indice di alpha diversity ha mostrato differenze soprattutto in relazione all’età. A 30 giorni (fine dell’allattamento) infatti il numero di OTUs è risultato inferiore a quello registrato al 45° giorno (post-svezzamento), sebbene non in maniera significativa
- l’età ha dimostrato di influenzare anche la struttura della componente batterica intestinale. Firmicutes, il phylum complessivamente più abbondante con un’espressione di circa il 74% del totale, ha registrato un incremento a 45 giorni. Andamento opposto invece del secondo phylum più abbondante, Bacteroidetes (13%), che ha mostrato valori superiori a 30 giorni
- a 30 giorni, la proporzione di Firmicutes è risultata maggiore nel gruppo A rispetto alla controparte e al controllo (72,07%, 62,38%, 65,78% rispettivamente). Risultati analoghi anche per il rapporto Firmicutes/Bacteroidetes (2,90%, 2,34%, 2,05% rispettivamente)
- rispetto ai controlli, entrambi i gruppi con supplemento hanno mostrato una ridotta espressione di Proteobacteria a 30 giorni
- il rapporto Ruminococcaceae/Lachinospiraceae si è mostrato superiore nel gruppo A sia a 30 sia a 45 giorni
- a livello di famiglia, Lachnospiraceae, Ruminococcaceae e Clostridiales hanno mostrato l’espressione maggiore (>5%), seguite da Lactobacillaceae, Coriobacteriaceae e Bacteroidaceae.
In conclusione, dunque, nonostante l’età sia un fattore fondamentale nella riorganizzazione del microbiota intestinale, il supplemento con erba medica disidratata, più della semplice erba fresca, ha mostrato risultati promettenti nel favorire un corretto sviluppo batterico e, di conseguenza, la salute dei conigli nella fase di peri-svezzamento, probabilmente grazie a un più alto contenuto di fibre. Ulteriori studi saranno tuttavia necessari al fine, soprattutto, di approfondirne i meccanismi d’azione.